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Responsabilità Sociale

L’impegno della FIR per il sociale

La Responsabilità Sociale è alla base delle nostre strategie di sviluppo del movimento rugbistico, in ragione della consapevolezza dell’impatto generato dai nostri valori nella società civile.

Promuoviamo scelte in grado di tenere insieme le attività sportive con la dimensione etica, sociale e ambientale e riteniamo imprescindibile il connubio tra la pratica sportiva e l’impatto generato nelle comunità, consapevoli di rappresentare un veicolo educativo per gli atleti. 

Rispondiamo alle numerose richieste di coinvolgimento in progettazioni sociali che provengono da parte del mondo civile e ci rendiamo interpreti di un cambiamento culturale che ha l’ambizione di formare, attraverso il rugby, nuovi cittadini. 

Adottiamo un comportamento socialmente responsabile, valutando e rispondendo alle aspettative economiche, ambientali e sociali di tutti i portatori di interesse contribuisce al conseguimento di uno sviluppo economico sostenibile, evitando gli sprechi in modo da non condizionare negativamente le generazioni future. 

Il Rugby con i suoi valori risponde facilmente al modello di Sport come attore per lo sviluppo sostenibile, economico, sociale e ambientale, promosso dall’Agenda 2030: “Anche lo sport è un attore importante per lo sviluppo sostenibile. Riconosciamo il crescente contributo dello sport per la realizzazione dello sviluppo e della pace attraverso la promozione di tolleranza e rispetto e attraverso i contributi per l’emancipazione delle donne e dei giovani, degli individui e delle comunità, così come per gli obiettivi in materia di inclusione sociale, educazione e sanità”. [Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile].

“Mondo Ovale Responsabile” è il contenitore di tutte le progettualità che come istituzione, e insieme ai nostri affiliati, sviluppiamo e promuoviamo per dare coerenza alla visione di un gioco inclusivo e aperto a tutti nelle sue varie forme, senza distinzioni di alcun tipo.

I nostri progetti per la comunità

Progetti di Impegno Sociale

I tre grandi progetti di Impegno Sociale al quale la Federazione si è dedicata in seguito alle esigenze sorte dal basso, ovvero dai Club che volontaristicamente hanno attivato tali progettazioni, sono Rugby Oltre le Sbarre, Rugby e Disabilità e Rugby e Migranti.

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Partnership e Accordi

La Federazione offre il suo sostegno a organizzazioni nazionali e internazionali attive in aree di grande impatto sociale con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità Italiana di Rugby su problemi di rilevanza sociale.

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Servizio Civile

La Federazione, in collaborazione con Opes, con alcuni Comitati Regionali e le Società affiliate aderenti, hanno ricevuto dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile il riconoscimento quali sedi di svolgimento del Servizio Civile Universale

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Bandi Europei e Nazionali

Al fine di iniziare nuove progettazioni in ambito di CSR e reperire finanziamenti per le progettazioni attive, la Federazione monitora e partecipa a bandi e avvisi pubblici europei e nazionali.

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Sostenibilità Ambientale

La Federazione ha avviato un graduale percorso volto a promuovere la sostenibilità dei propri eventi, ponendosi come modello di riferimento per il movimento e per lo sport italiano.

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Child Safeguarding

Nell’ottica di prevedere una policy adeguata alla tutela dei minori, la Federazione partecipa a Tavoli di lavoro ed eventi formativi. Inoltre, organizza momenti di sensibilizzazione e formazione della comunità rugbistica, e partecipazione a campagne di comunicazione.

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Progetti in evidenza

Rugby per tutti Sempre Attivi

“Rugby per tutti. Sempre attivi” è il progetto promosso dalla Federazione Italiana Rugby con l’obiettivo di incrementare la pratica del rugby, come strumento per promuovere il benessere psicofisico degli individui e per favorire processi di inclusione sociale.

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Woman in Rugby

Woman in Rugby è il progetto Erasmus+ Sport che vede impegnate la FIR, la Federazione rumena Rugby ed i Club di Valsugana Padova e Sportivo Aurora Baicoi per promuovere l’educazione nello sport attraverso lo sport e combattere qualsiasi forma di discriminazione e intolleranza, con particolare attenzione alla parità di genere

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Ultime News

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FIR e Vittoria Assicurazioni insieme per portare in meta la prevenzione dei tumori femminili 

Sabato 20 aprile la Nazionale Italiana Femminile di Rugby indosserà la maglia speciale Vittoria For Women -The Numbers of Prevention. A disposizione il VittoriaBus per le visite senologiche gratuite e riaperta la raccolta fondi, con anche la messa all’asta delle maglie personalizzate, a supporto della prevenzione. Vittoria Assicurazioni ha presentato oggi, venerdì 19 aprile, il progetto Vittoria For Women – The Numbers of Preventionrealizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby (FIR) e la Fondazione Specchio dei tempi a supporto della prevenzione. Protagonista dell’iniziativa la maglia speciale che tutte le giocatrici della Nazionale Italiana Femminile di Rugby indosseranno domani, sabato 20 aprile, nel pre-partita della sfida Italia-Scozia, ultimo appuntamento casalingo del Sei Nazioni Femminile 2024.La maglia “parlante” avrà il compito di sensibilizzare il pubblico che assisterà all’incontro, e in generale la popolazione, sulla prevenzione delle malattie oncologiche femminili. Come esplicitato anche nel claim che accompagna il progetto “I numeri delle Azzurre, per i numeri della prevenzione”, a ogni numero di maglia delle rugbiste è stato associato un dato ufficiale per ricordare come l’adozione di pratiche e accorgimenti virtuosi possa rivelarsi la migliore attenzione che qualsiasi persona possa dedicare a se stessa.  “Per guardare al futuro la prevenzione gioca un ruolo cruciale. Proteggersi prima che si verifichi un evento è, infatti, fondamentale se non si vuole rischiare di essere sopraffatti e – in alcuni casi vinti – da forze maggiori. Ecco perché non smetteremo mai come Compagnia di smuovere le coscienze e rendere sia le donne che gli uomini più consapevoli e informati affinché possano prendere decisioni positive non solo per se stessi, ma anche per tutte le persone che stanno loro accanto”, afferma Matteo Campaner, Direttore Generale di Vittoria Assicurazioni. Vittoria For Women – The Numbers of Prevention rientra nelle diverse campagne messe in atto da Vittoria Assicurazioni per consolidare il suo impegno verso la collettività tramite azioni tangibili rivolte, in particolar modo, alle donne. Iniziative che sono racchiuse sotto un unico brand: Vittoria for Women.   “Il messaggio che vogliamo trasmettere attraverso il Vittoria for Women – The Numbers of Prevention è il valore inestimabile della prevenzione, prioritaria in qualsiasi periodo dell’anno. Vogliamo testimoniare con evidenze reali e positive come essere tempestivi nella diagnosi e, quindi, nella cura, può realmente salvare una vita”, spiega Luciano Chillemi, Responsabile Comunicazione Istituzionale e Customer Care di Vittoria Assicurazioni.  “Con Vittoria Assicurazioni e con i suoi vertici il rapporto va, da tempo, ben oltre la semplice partnership sportiva e commerciale. Abbiamo trovato dei compagni di strada preziosi, che condividono con noi il modo di intendere la vita e lo sport dentro e fuori dal campo. Per FIR l’impegno concreto nel mondo che ci circonda è fondamentale per assolvere al compito di influenzare positivamente la società. Come Presidente FIR sono orgoglioso che la nostra Nazionale Femminile, un fiore all’occhiello del rugby italiano, possa contribuire a sensibilizzare sempre più donne all’importanza della prevenzione oncologica. Come medico con oltre quarant’anni di esperienza, sono riconoscente a Vittoria Assicurazioni e alle nostre Azzurre per aver fatto squadra nel divulgare un messaggio tanto importante”, dichiara Marzio Innocenti, Presidente della FIR. Dalle ore 15:00 fino alla conclusione del match, inoltre, fuori dallo stadio Sergio Lanfranchi di Parma, sarà presente anche il VittoriaBus, un centro di prevenzione e informazione itinerante acquistato grazie alla raccolta fondi avviata nel 2023 durante il Vittoria For Women Tour e la Vittoria For Women Run, che, gestito dalla Fondazione Specchio dei tempi, sarà adibito a sala medica per una visita senologica gratuita per tutti i tifosi e non. Raccolta fondi che viene ufficialmente riaperta in occasione di questa giornata e che, oltre ai consueti canali come il sito web o le donazioni in loco, vedrà la messa all’asta delle maglie personalizzate delle giocatrici azzurre. In particolare le maglie tecniche potranno essere aggiudicate in vari momenti: sia dopo la partita del 20 aprile che in occasione delle sei tappe del Vittoria for Women Tour in programma dal 26 giugno con la prima tappa di Milano Marittima fino al 27 luglio con la tappa finale in Campania.  “I numeri sono sempre importanti. Dicono la verità. E i numeri della prevenzione che spiccano sulle maglie delle giocatrici consentono di avere chiara l’efficacia di un’azione sul territorio. L’offrire la prevenzione, quasi porta a porta, annulla l’ostacolo della distanza fra la gente e la sanità. E sopperisce, in numerose regioni italiane, a reti di prevenzione che hanno una capillarità molto relativa, comunque insufficiente. L’esperienza ci dice che queste azioni salvano realmente vite. L’anno scorso sono state alcune decine le donne avviate prontamente alle cure dopo i controlli dei ginecologi sui nostri ambulatori mobili. Quest’anno siamo pronti a continuare così, pronti a salvare altre decine di vite”, asserisce Angelo Conti, Vice President Operations della Fondazione Specchio dei tempi. “Sono molto felice che il nostro main sponsor sostenga le donne con una campagna così importante. La prevenzione riguarda tutte noi ed è bene accendere una luce su una questione che spesso viene sottovalutata, ma che, solo grazie all’aumento della consapevolezza, può salvare vite e ridurre l’incidenza del cancro nella società. Per questo vestiremo nel riscaldamento la maglia con i numeri della prevenzione, perché siamo convinte che portare sul terreno di gioco un messaggio così importante possa essere un vero e proprio invito a prendersi cura di se stessi. Infine, vorrei rivolgere un invito a tutte le persone che verranno a seguirci sabato al Lanfranchi: prendetevi 10 minuti e approfittate della presenza del VittoriaBus. Una visita senologica può salvarvi la vita. Noi dal canto nostro ce la metteremo tutta per condividere questo messaggio e per diffondere la cultura della cura di sé in campo e fuori”, commenta Elisa Giordano, Capitana della Nazionale Italiana Femminile di Rugby. Vittoria for Women Vittoria for Women è un progetto articolato che si compone di molte iniziative guidate dallo stesso file rouge: il benessere delle donne. Come il bando sociale AssiCuriamo Insieme, giunto quest’anno alla seconda edizione, che promuove progetti attivi sui temi della lotta contro la violenza di genere e della prevenzione delle malattie femminili. Oppure il Vittoria for Women Tour in partenza a giugno per il secondo anno consecutivo: un viaggio itinerante organizzato con la Fondazione Specchio dei tempi e la FIR nella cornice del Trofeo Italiano di Beach Rugby per sensibilizzare sul tema della prevenzione oncologica con la possibilità di effettuare una visita senologica gratuita presso il VittoriaBus. O ancora, in continuità con la responsabilità assunta nei mesi più caldi dell’anno, la Vittoria for Women Run, l’annuale corsa aziendale che, dallo scorso anno, è stata aperta a tutta la città di Milano. I numeri della prevenzione delle maglie della Vittoria for Women – The Numbers of Prevention: 1 milione di donne guarda al futuro dopo 5 anni dalla diagnosi (fonte Sole 24 Ore – Aigom) Ogni 2 anni fai una mammografia per prevenire il tumore (fonte Ministero della Salute) 3 screening sono indispensabili per prevenire i tumori femminili (fonte Ministero della Salute) 4 febbraio giornata mondiale per la lotta contro il cancro (fonte Ministero della Salute) 5 sono i tumori ginecologici (fonte Gruppo San Donato) 6 milioni di persone si sono salvate grazie alla prevenzione (fonte AIRC) Solo il 7% dei tumori al seno sono causati da fattori ereditari (fonte IOV – Istituto Oncologico Veneto) In 8 casi su 10 il tumore al seno inizia con un nodulo (fonte LILT) 9 donne su 10 sopravvivono al tumore al seno (fonte AIRC) Servono 10 minuti per fare l’autopalpazione (fonte La Repubblica) 11 anni l’età in cui viene offerta in Italia la vaccinazione per il papilloma virus (fonte Ministero della Salute) 12 punti definiscono le priorità della lotta ai tumori (fonte Salute Donna Onlus) In 13 anni sono state salvate 268 mila vite dai tumori (fonte AIOM) Il 14% delle nuove diagnosi ogni anno è un tumore al seno (fonte AIRC) Il 15% delle donne italiane fuma, aumentando il rischio di un tumore (fonte AIOM) L’HPV 16 è il principale ceppo responsabile del tumore al collo dell’utero (fonte EpiCentro) Sono 17 le sostanze che favoriscono lo sviluppo di un tumore (fonte Humanitas) 18 mila casi di tumore in più sono stati diagnosticati dal 2020 (fonte AIRC) Già dai 19 anni è consigliabile eseguire l’autopalpazione ogni mese (fonte AIRC) 20 settembre giornata mondiale dei tumori ginecologici (fonte ASL Piemonte/Biella) Oltre il 21% dei fattori di rischio dei tumori si può eliminare modificando lo stile di vita (fonte Ministero della Salute) Il 22% delle donne over 70 è colpito dal tumore al seno (fonte IOV – Istituto Oncologico Veneto) Nel ‘23 i tumori più frequenti sono stati quelli alla mammella (fonte AIRC)

Azzurri per il sociale | 19/04/2024

Progetto Woman in Rugby: il 20 aprile e il 25 maggio partecipa al rilancio della Campagna #IoFaccioLaMaglia!

Dopo i contenuti social pubblicati sui canali della FIR, la campagna #IoFaccioLaMaglia sarà rilanciata in due occasioni durante le quali ciascuno diventerà protagonista! Per partecipare basterà scattare una foto o registrare un video nel quale trasmettere un messaggio sul rugby e gli stereotipi di genere oppure scrivere/comunicare il claim della Campagna IO FACCIO LA MAGLIA o MI PIACE FARE LA MAGLIA e postarla il 20 aprile e il 25 maggio sul proprio profilo social con tag al proprio Club + @Italrugby + #IOFACCIOLAMAGLIA cosicché FIR potrà ricondividere i contenuti sui propri canali. La campagna, che vuole essere un ulteriore supporto alle attività di promozione quotidiane dei Club, conta su tutto il movimento per raggiungere il maggior numero di persone dentro e fuori il mondo rugbistico così da avvicinare tanti al meraviglioso sport della palla ovale. Inoltre, per diffondere ulteriormente la Campagna, in occasione del match Italia vs Scozia del Sei Nazioni Femminile 2024 sarà presente un Photo Booth dedicato a IO FACCIO LA MAGLIA, così come avvenuto durante la seconda partita in casa del Sei Nazioni Maschile 2024, dove sarà possibile scattare una foto o registrare un video da condividere sui social. La Campagna di comunicazione IO FACCIO LA MAGLIA è nata dal progetto Europeo Erasmus plus ‘Woman in Rugby’ (WIR) ed ha come obiettivo il sostegno all’abbattimento degli stereotipi e dei pregiudizi che ancora circondano lo sport al femminile, nel nostro caso il rugby.  Il lascito del progetto WIR, oltre alle varie azioni portate a termine, vuole essere proprio un gancio con il futuro del rugby femminile italiano, invitando tutta la comunità femminile attuale a far parte di un’unica MAGLIA, che sia rappresentativa di ogni ragazza, di ogni club e di ogni regione.Non sarà sfuggito il gioco di parole con uno degli stereotipi che più comunemente viene utilizzato da chi, ancor oggi in maniera miope, non vuole riconoscere pari opportunità di genere, altro tema culturale che solo lavorando insieme, fianco a fianco, potremo ribaltare con successo duraturo.

Impegno Sociale | 12/04/2024

Rugby Oltre le Sbarre, corso allenatori al carcere “Le Sughere” di Livorno

Dalla C.C. ‘Le Sughere’ di Livorno. È terminato il Corso Sperimentale per Allenatori di Rugby nella Casa Circondariale ‘Le Sughere’ di Livorno, pensato come step ulteriore all’interno del Progetto ‘Rugby Oltre le Sbarre’ FIR e nato per andare incontro al bando Sport di Tutti – Carcere di Sport e Salute, vinto, tra le diverse realtà di rugby che operano negli istituti penitenziari, anche dalle ‘Pecore Nere’, la squadra che ormai da numerosi anni è attiva nelle ‘Sughere’ con l’idea che lo sport, il rugby, è per le persone, e non le persone per lo sport. Sono state giornate intense: la mattina in aula e pomeriggio in campo, una partecipazione mista di dodici atleti delle Pecore Nere e cinque “esterni”: particolarità che, in linea con l’obiettivo In and Out del ‘Progetto Rugby Oltre le Sbarre’, dimostra sempre dare esiti positivi. Docente del corso l’eccezionale e noto Andrea Di Giandomenico, incaricato dalla FIR di tenere il Corso Sperimentale dal quale poi costruirà un modulo base dedicato ai tecnici che svolgeranno il corso nelle altre carceri vincitrici del bando, ma anche per il futuro progetto nel progetto ‘Allenatori Oltre le Sbarre’. Elevata conoscenza della materia, notevole intuito, fondamentale per la comprensione del contesto di intervento, grande capacità progettuale, rilevante capacità relazionale, assertiva, attrattiva, motivante, doti non comuni in tutti i luoghi, è sembrato che Andrea fosse già stato in contesti simili, mentre era la sua prima volta in assoluto in un istituto penitenziario. Accompagnando i partecipanti in un percorso di impegno, concentrazione, sforzo fisico e mentale, Di Giandomenico ha proposto un corso che ti mette di fronte alle responsabilità di guidare gli altri a dare il massimo per ottenere il risultato, che non è solo vincere, ma riuscire a migliorare, cercare, utilizzare, inventare esercizi per raggiungere lo scopo partendo dalle regole, dai principi del rugby e dalla coesione del gruppo; il tempo, lo spazio, la creatività, il sostegno, la difesa e l’attacco. Una serie di ringraziamenti sono d’obbligo: alla F.I.R., a tutto lo staff dell’Ufficio Responsabilità Sociale FIR, alla Direzione e al personale della Casa Circondariale di Livorno, una collaborazione che dura ormai da dieci anni, ai “ragazzi” della squadra old dei Rino..cerotti tutor delle Pecore Nere e al Comitato regionale toscano di Sport e Salute progetto “Sport di tutti – Carceri’’.

Impegno Sociale | 09/04/2024

Sei Nazioni, 37 milioni di euro per Roma e il Lazio

Fir, Ministero del Turismo, Regione Lazio e Roma Capitale presentano lo studio Italiacamp Oltre 123.000 turisti arrivati a Roma nei weekend del Torneo 2023 Evento certificato sostenibile ISO 20121 Roma – Il Sei Nazioni è prossimo a festeggiare le nozze d’argento con Roma, dove approdò per la prima volta, allo Stadio Flaminio, il 5 febbraio del 2000 con lo storico successo degli Azzurri sulla Scozia, allora campione in carica.   Una vittoria sul campo che pose le fondamenta per lo sviluppo del Torneo come evento sportivo di riferimento per l’inverno romano, evolvendo gradualmente – e poi con sempre crescente consistenza dal 2012 ad oggi, con il trasferimento dallo Stadio Flaminio allo Stadio Olimpico – sino a divenire un momento di celebrazione del Gioco e dei suoi valori tra i più colorati, affascinanti e coinvolgenti di un Torneo che, nelle sue prime incarnazioni, affonda le proprie radici nell’ultimo ventennio del diciannovesimo secolo.Anno dopo anno, le partite interne dell’Italia Maschile nella Capitale hanno trasceso gli ottanta minuti di combattimento sul campo, trasformandosi progressivamente in un appuntamento di massa, la trasferta più amata e apprezzata dai tifosi, in particolare quelli d’Oltremanica, capace non solo di generare profitti funzionali allo sviluppo del movimento rugbistico italiano ma di garantire un solido impatto economico per gli stakeholders primari di FIR, le istituzioni nazionali e gli sponsor.  A due giorni dalla quarta giornata del Torneo 2024, ancora contro la Scozia il prossimo sabato 9 marzo, la Federazione Italiana Rugby ha voluto celebrare idealmente le venticinque partecipazioni al Sei Nazioni presentando insieme al Ministero del Turismo, a Regione Lazio e Roma Capitale la valutazione di impatto della scorsa edizione del torneo, realizzata dall’organo di governo del rugby italiano insieme a  Italiacamp, organizzazione che lavora con grandi realtà pubbliche e private, università, centri di ricerca e organizzazioni sportive per sviluppare, comunicare e misurare progetti di impatto sociale.  Dall’analisi emerge per la prima volta il valore condiviso e intangibile derivante dall’identificazione e valutazione degli effetti economici e sociali di tutte le categorie di portatori d’interesse coinvolti, dal territorio locale alle scuole, dai volontari impegnati nell’organizzazione ai tifosi.  L’analisi, presentata presso la sede di Regione Lazio dal Presidente federale Marzio Innocenti insieme al Ministro del Turismo Daniela Santanchè, al Presidente di Regione Lazio Francesco Rocca, all’Assessore ai Grandi Eventi, Sport Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato e all’Amministratore delegato di Italiacamp Fabrizio Sammarco – con la collaborazione di Punto 3 relativamente alla certificazione di sostenibilità dell’evento – ha riguardato i dati rilevati nel corso del Torneo 2023, con tre partite interne disputate ed il loro impatto economico, di engagement, ambientale e sociale. Le principali risultanze dell’analisi hanno restituito un valore economico del turismo sportivo generato dall’evento Sei Nazioni pari a 37.2 milioni di euro per il territorio derivante dalle spese sostenute per accoglienza, ristorazione e trasporti dagli oltre 123.000 tifosi provenienti da tutta Italia e dall’estero, cui aggiungono oltre 600.000 euro di gettito fiscale per Roma Capitale. La realizzazione dell’evento ha generato un impatto economico – diretto, indiretto e indotto – sull’ecosistema nazionale pari a 5,2 milioni di euro. Questo vuol dire che per ogni euro investito nell’organizzazione del Torneo 2023, l’effetto positivo per la comunità – in termini di impatto economico diretto, indiretto e indotto – sia stato raddoppiato (1 euro investito nel Sei Nazioni = 2,01 euro impatto economico per il sistema di riferimento). Inoltre, i costi sostenuti hanno attivato 1,4 milioni di euro di entrate fiscali per lo Stato. Il Peroni Nastro Azzurro Terzo Tempo Village, teatro delle attività di intrattenimento pre e post gara, si conferma un asset amato dal pubblico e un’opportunità di business per i partner FIR, con oltre 1,2 milioni di euro di consumi ripartiti tra food & beverage e merchandising ed oltre 100.000 ore complessivamente passate all’interno del Parco del Foro Italico dagli oltre  120.000 fans che hanno visitato il Villaggio, a fronte dei 148.756 tifosi romani e non solo che hanno assistito alle tre gare interne 2023. La Federazione, in sinergia con il proprio partner organizzativo Sport&Salute, ha garantito nella gestione dell’evento una crescente attenzione alle nuove istanze del proprio pubblico e della società in generale, sia sul fronte della coesione sociale – oltre il 90% dei tifosi hanno condiviso la partecipazione con amici e familiari – che dell’impatto ambientale, confermando un trend operativo di gestione responsabile dell’evento avviato già dalle prime edizioni allo Stadio Olimpico e via via consolidato da FIR attraverso l’adozione di scelte virtuose  concrete , confermando anche per il 2023, unica tra le Union del Sei Nazioni, la certificazione ISO 20121 di evento sostenibile.

Impegno Sociale | 07/03/2024

Progetto Woman in Rugby: al via la campagna ‘Io Faccio La Maglia’

Gioca ironicamente sul motto ‘Io faccio la maglia’ la campagna per rispondere al progetto europeo Woman In Rugby, cheha visto impegnati per tutto l’anno 2023 il Valsugana Rugby Padova come capofila e la FIR, il club Aurora Baicoi e la FRR come partner. Attraverso il gioco del rugby il progetto WIR si è posto l’obiettivo di promuovere una cultura che superasse tutti gli stereotipi di genere, oltre a facilitare la diffusione della palla ovale anche nell’universo femminile, a partire dalle bambine. L’iniziativa ‘Io faccio la maglia’ vuole porre l’accento sui pregiudizi legati al ruolo e alle attitudini sportive delle ragazze. Ideata e realizzata da “Lampi. Comunicazione illuminata”, agenzia fondata e guidata da una donna e sensibile al tema dei diritti, #IoFacciolaMaglia prevede un video hero e un’attivazione social: a tutte le giocatrici, alle ragazze e alle donne in genere si chiederà di postare un selfie col gesto-simbolo della campagna, rivoltare il bordo della propria maglia con l’hashtag dedicato. https://www.youtube.com/watch?v=PbDat_ckH9c Ribaltando il senso del ‘fare la maglia’, attività legata all’immagine tradizionale della donna, la campagna vuole essere un manifesto dell’orgoglio che ogni donna prova per la propria ‘maglia’, per il ruolo che gioca nella vita, qualsiasi esso sia.   Attraverso le storie di passione e volontà delle atlete Gaia Buso e Alessandra Frangipani, dell’arbitro internazionale Clara Munarini, della Head of Operations delle Zebre Parma Valentina Bracalello è stato realizzato un video hero che invita tutte le ragazze a ‘unirsi al cambiamento’.  La campagna verrà lanciata in occasione dell‘incontro valido per il quarto turno del Guinness Men’s Six Nations tra Italia e Scozia del 9 marzo a Roma. Nel Villaggio allestito all’Olimpico, presso lo stand “Mondo Ovale Responsabile”, sarà possibile farsi una foto con l’hashtag #IOFACCIOLAMAGLIA e diffonderla sui social per mostrare la propria adesione alla campagna.  Il Presidente federale Marzio Innocenti ha dichiarato: “L’impegno di FIR verso la diffusione del gioco femminile e l’abbattimento degli stereotipi di genere è quotidiano e volto allo sviluppo di uno sport e di una società che siano capaci di accogliere, di includere e di integrare. Sono molto felice che il Valsugana Rugby Padova, una delle eccellenze del rugby femminile italiano, attuale Campione d’Italia in carica, sia capofila di un progetto portatore di un messaggio così profondo in Italia e in tutta Europa. La campagna ‘Io Faccio la Maglia’ vuole mostrare la forza e la determinazione delle donne che si occupano di rugby sotto diversi aspetti, da quello legato al gioco, alla direzione di gara, fino al lavoro in dirigenza, contribuendo con uno stereotipo a ribaltare pregiudizi che non devono trovare spazio nel nostro mondo e nel nostro sport”. Tutte le informazioni sulla campagna si trovano sul sito https://federugby.it/woman-in-rugby/

Impegno Sociale | 06/03/2024

“Rugby per tutti sempre attivi”, il progetto di FIR per l’Agenda 2030 diventa una miniserie 

Con 199 Società e 16.310 atlete ed atleti coinvolti nel corso del 2023 la Federazione Italiana Rugby ed i propri partner sociali hanno portato a compimento la progettualità  “Rugby per tutti sempre attivi” che, basata su cinque linee di intervento coerenti con l’Agenda ONU 2030, ha visto l’organo di governo del rugby italiano mettere a disposizione del movimento – attraverso risorse derivanti dai bandi dedicati di Sport&Salute – 595.400€ per contribuire in modo concreto alle esigenze della società civile.   Portare il rugby agli Over65 come strumento di benessere fisico e d’aggregazione, offrire la possibilità di praticare attività sportiva in contesti di disagio socioeconomico, rendere il Gioco uno strumento di inclusione per uomini, donne, bambini e bambine provenienti da crisi umanitarie, agevolare la partecipazione attiva ad atlete ed atleti con disagi psichici o disabilità, contribuire alla piena inclusione del genere ed alla riduzione del gender gap sono gli ambiti nei quali i Club, supportati sia sul piano economico che in particolare modo formativo da FIR e dalle associazioni coinvolte – da Terre des Hommes a Save the Children, da Treedom all’Accademia Nazionale di Cultura Sportiva – hanno sviluppato le proprie competenze ponendosi come contaminatori sociali ed erogatori di servizi alla collettività. Ma non solo. Rugby Per Tutti Sempre Attivi ha voluto anche incoraggiare le competenze progettuali dei Club italiani, stimolando e dando organicità, organizzazione e replicabilità a tutte le attività che normalmente vengono praticate in maniera spontaneistica.  Scopri l’impegno sociale di FIR – Mondo Ovale Responsabile  Per raccontare questo cammino di formazione e coinvolgimento attivo del movimento di base che ha caratterizzato il 2023, all’interno della più ampia progettualità di CSR federale  “Mondo Ovale Responsabile” è nata una miniserie di cinque episodi, uno per ciascuna linea progettuale, disponibili sul canale Youtube della FIR, che ripercorre e illustra l’evoluzione di “Rugby per tutti sempre attivi”, diffondendo i valori e le azioni poste in essere dai Club ma, soprattutto, vuole continuare a ispirare tutti i rugbisti d’Italia a proseguire sulla strada intrapresa, rendendo sempre più profondo il processo di contaminazione culturale del tessuto sociale italiano. La miniserie è preceduta da un sesto contenuto multimediale, che approfondisce e introduce gli obiettivi di progetto. La miniserie è accessibile a questo link Daniela De Angelis, Responsabile della Corporate Social Responsibility FIR, ha dichiarato: “Vogliamo ringraziare le nostre Società per la straordinaria partecipazione al progetto e per  aver accolto, formato, incluso nuove rugbiste e nuovi rugbisti, i propri tecnici e le proprie comunità, aprendo le proprie porte anche a nuove forme di gioco che non possono che contribuire a consolidare il ruolo dello sport nel nostro Paese. Insieme ai nostri partner sociali abbiamo affiancato le Società coinvolte nel progetto in processi di formazione attiva, suscitando dibattito e confronto, essenziali per garantire un lascito che potrà continuare ad alimentare il movimento negli anni a venire. La miniserie sviluppata non vuole essere un semplice documento reportistico, quanto uno strumento aggiuntivo di formazione, al servizio di tutto il rugby italiano, per continuare ad alimentare le progettualità alle quali, con Rugby per tutti sempre attivi, abbiamo voluto offrire una visione collettiva e una ribalta  nazionale”.

Impegno Sociale | 20/02/2024