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Italia


I FRATELLI DEL RUGBY ITALIANO: UNA STORIA DI FAMIGLIA PDF Stampa E-mail
Nazionali Azzurre
Mercoledì 22 Febbraio 2023 07:13

FRATELLICANNONEVerona - Quando il rugby è una questione di famiglia, e non solo metaforicamente. Sono tanti i fratelli che hanno vestito la maglia azzurra, in alcuni casi anche contemporaneamente. Una lunga storia che arriva fino ad oggi, fino a Niccolò e Lorenzo Cannone da Firenze, che proprio nella loro città Natale si sono tolti una delle soddisfazioni più belle battendo l’Australia per la prima volta nella storia del rugby italiano. Insieme a loro ci sono i fratelli Garbisi, visti insieme soltanto una volta nel match vinto dall’Italia contro la Romania, ma che sicuramente avranno tantissime occasioni di farsi vedere insieme in campo, con la maglia azzurra.

Per arrivare ad oggi, però, la strada è molto lunga e parte da lontano. Pensiamo al mai dimenticato Ivan Francescato, un pezzo di storia del rugby prematuramente scomparso nel 1999 e che proveniva da una famiglia di rugbisti, tre dei quali internazionali: Lello, Bruno e Rino, che avevano giocato insieme in Nazionale tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Ivan, invece, fu azzurro dal 1990 al 1997. In quell’Italia, che negli anni ’90 conquisto a suon di risultati il diritto di entrare nell’allora Cinque Nazioni, giocavano anche i fratelli Cuttitta: a Massimo, scomparso nel 2021, ricordato e stimatissimo anche oltremanica, è dedicato anche il trofeo assegnato alla vincitrice del match tra Italia e Scozia. Lui – pilone - e Marcello – ala – erano entrambi in campo in quello storico pomeriggio di Grenoble, quando l’Italia conquisto la Coppa FIRA battendo la Francia 40-32.

L’ingresso nel torneo di rugby più antico del mondo, diventato per l’occasione Sei Nazioni, fu il palcoscenico perfetto per tanti altri fratelli azzurri, come Dennis e Manuel Dallan, ala e centro della Nazionale Italiana all’inizio degli anni 2000. Il mondo del rugby ha potuto poi vedere Dennis anche in un’altra veste, quella inedita di cantante: l’ex trequarti azzurro ha infatti eseguito l’inno nazionale a San Siro prima di Italia-All Blacks del 2009 e a Treviso prima della finale di Rainbow Cup 2021 tra Benetton e Bulls. Come non dimenticare anche i fratelli Pratichetti: Andrea e Matteo, anche loro provenienti da una famiglia dal cuore ovale. Lo zio Carlo fu campione d’Italia con la Rugby Roma nel 2000, mentre il prozio Silvano Tartaglini giocò 8 volte con l’Italia fra il 1948 e il 1953.

E poi ci sono due storiche vittorie, che portano entrambe la firma di uno dei fratelli Bergamasco: nel 2007 Mauro raccolse un calcio di Pez per schiacciare in meta e conquistare la prima vittoria contro il Galles nel Sei Nazioni; nel 2011, invece, furono i piazzati di Mirco a demolire la Francia al Flaminio. Insieme hanno scritto un pezzo di storia del rugby italiano, Mauro gioco 106 volte con la maglia azzurra, Mirco 89. Il padre, Arturo Bergamasco, ottenne 4 caps azzurri tra il 1973 e il 1978. Anche i fratelli Sarto, Leonardo e Jacopo, ebbero l’occasione di giocare una volta insieme, in occasione della sfortunata trasferta gallese del 2016, che vide l’esordio dalla panchina dell’ex capitano del Colorno, nella sua unica presenza in azzurro.

Arrivando ai giorni nostri, non si può non sottolineare l’importanza di Federico e Valentina Ruzza nella storia recente delle Nazionali maschili e femminili. Entrambe seconde linee, Federico è uno dei punti fermi della nazionale di Kieran Crowley, mentre Valentina lo è stata per 7 anni della squadra femminile, dal 2012 al 2019.

Si torna quindi al presente, a Niccolò che abbraccia Lorenzo Cannone dopo la meta all’esordio contro le Samoa, ai fratelli Garbisi compagni di stanza nel tour estivo nell’attesa di poter giocare finalmente insieme, e a una Nazionale che vive anche di queste bellissime storie, nella speranza di poterne raccontare altre di ancora più belle.

 
TOMMASO MENONCELLO: L'AVVICINAMENTO AL MATCH CON L'IRLANDA ALL'OLIMPICO PDF Stampa E-mail
Nazionali Azzurre
Martedì 21 Febbraio 2023 17:33

Menoncello bassaVerona - Imparare dai propri errori e valorizzare ciò che è stato fatto di buono in queste prime due giornate, per poter migliorare ancora partita dopo partita. È su questo che si sta concentrando l’Italia in vista della terza giornata del Sei Nazioni 2023, sabato 25 febbraio all’Olimpico di Roma contro l’Irlanda. Una sfida che ha visto un avvicinamento particolare, a causa dell’influenza che ha colpito molti azzurri ma che sembra ormai alle spalle, come spiega Tommaso Menoncello, centro/ala dell’Italrugby: “Sono stato tra i primi ad avere l’influenza, nel periodo che portava alla partita contro la Francia, alla fine è toccato un po’ a tutti, ma adesso le cose vanno meglio”.

Tommaso, come procede la preparazione verso l’Irlanda?

“Dopo la partita abbiamo avuto dei giorni di pausa, adesso abbiamo ripreso a lavorare analizzando prima di tutto la sfida con l’Inghilterra, concentrandoci sui dettagli e sulle cose che abbiamo sbagliato. Inoltre stiamo studiando le caratteristiche dell’Irlanda, e da questo stiamo costruendo il nostro piano di gioco per sabato”.

Come mai sia contro l’Inghilterra che contro la Francia la prima mezz’ora è stata così difficile?

“Contro l’Inghilterra il fattore chiave è stato la disciplina: abbiamo concesso troppi calci di punizione che hanno permesso loro di giocare tanto nei nostri 22, e quando permetti a una squadra così di passare tanto tempo in quella zona di campo finisci inevitabilmente per concedere dei punti. Anche contro la Francia siamo stati un po’ indisciplinati all’inizio, ma in quel caso credo abbia inciso anche l’emozione e la tensione dell’esordio”.

Come ti stai trovando da ala?

“È un ruolo che necessita di un approccio diverso, soprattutto in difesa. In attacco arrivano meno palloni rispetto a un centro, e rivedendo le mie ultime prestazioni so che devo essere più attivo e andarmi a cercare le occasioni in mezzo al campo. So che il mio punto forte è l’avanzamento palla in mano, quindi devo fare in modo di avere più possesso e possibilità di mettermi in mostra. Contro l’Inghilterra poi sono passato centro, quindi è stato più semplice”.

Risultati e ranking alla mano, l’Irlanda è l’avversaria più dura di questo Sei Nazioni. Qual è il vostro obiettivo per questa partita?

“Noi scendiamo sempre in campo per vincere, ed è il risultato che ci renderebbe pienamente soddisfatti. Se non dovesse andare così, analizzeremo poi la partita cercando di valorizzare le cose che abbiamo fatto bene e di migliorare quelle che abbiamo sbagliato. Il nostro obiettivo è quello di migliorare in ogni partita la prestazione fatta nella partita precedente, sotto tutti gli aspetti: attacco, difesa, solidità, disciplina, concretezza. In particolare, come già detto in precedenza, a questi livelli dobbiamo concedere meno falli”.

L’Italia riesce a dare il meglio proprio quando ha tanto possesso, ma anche l’Irlanda basa il suo gioco su lunghi e logoranti multifase: come eviterete che gli irlandesi vi “nascondano” l’ovale?

“Proprio perché fanno tante fasi, diventa più facile commettere errori e falli che poi permetterebbero loro di avere sempre il pallone e in zone ancora più pericolose del campo, con probabilità più alte di fare punti. Dobbiamo essere consistenti in difesa e riuscire a recuperare palla quando possibile, per poter poi fare il nostro gioco”.

 
ITALRUGBY, CONVOCATO BUONFIGLIO IN PREPARAZIONE DEL MATCH CONTRO L'IRLANDA PDF Stampa E-mail
Nazionali Azzurre
Lunedì 20 Febbraio 2023 11:21

 

crowley allenamento pergine 2022Verona – Lo staff tecnico della Nazionale Italiana Rugby Maschile guidato da Kieran Crowley ha convocato Paolo Buonfiglio per il raduno di Verona in preparazione del terzo incontro del Guinness Sei Nazioni 2023 in calendario sabato 25 febbraio alle 15.15 contro l’Irlanda, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su TV8.

Il pilone – classe 1995 in forza alle Zebre e capitano dell’Italia U20 nel 2015 – si è unito al gruppo Azzurro nella città scaligera iniziando da questa mattina il lavoro insieme ai suoi compagni di squadra. Il programma della giornata prevede allenamento in palestra e campo nella prima parte della giornata, mentre nel pomeriggio sono programmate riunioni.

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BOLLETTINO MEDICO NAZIONALE ITALIANA RUGBY MASCHILE PDF Stampa E-mail
Nazionali Azzurre
Sabato 18 Febbraio 2023 12:00

 

polledri allenamento 2023Jake Polledri – uscito al minuto 79 del match contro l’Inghilterra per valutazione HIA – al termine dell’incontro ha manifestato dolore alla spalla destra che ha portato al riscontro di un infortunio.

Gli esami a cui è stato sottoposto hanno evidenziato un interessamento dei tendini della cuffia dei rotatori. Il consulto specialistico effettuato presso il club di appartenenza ha posto indicazione chirurgica. La prognosi dell’infortunio riportato e la conseguente durata del recupero sarà valutata in base all’esito dell’intervento chirurgico programmato.

 

 
ITALRUGBY, INIZIATO IL RADUNO A VERONA VERSO IL MATCH CONTRO L'IRLANDA PDF Stampa E-mail
Nazionali Azzurre
Venerdì 17 Febbraio 2023 18:06

goosen allenamento 2023Verona – Iniziato a Verona il raduno della Nazionale Italiana Rugby Maschile in preparazione alla terza giornata del Guinness Sei Nazioni 2023 in calendario sabato 25 febbraio alle 15.15 allo Stadio Olimpico di Roma contro l’Irlanda, partita che sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e in chiaro su TV8.

Prima parte dell’allenamento mattutino in palestra, mentre per la seconda parte il gruppo si è spostato sul campo del Payanini Center di Verona.

Nell’incontro stampa odierno Marius Goosen – allenatore della difesa dell’Italia – ha analizzato il prossimo avversario nel torneo: “L’Irlanda è una squadra che non ha bisogno di presentazioni. Sono primi al mondo nel ranking. E’ una squadra a cui piace tenere palla in mano. Sarà importante la gestione del possesso da parte nostra”.

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