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FIR per il Sociale

I tre grandi progetti di Responsabilità Sociale al quale l’Area CSR FIR si è dedicata fin dalla sua costituzione in seguito alle esigenze sorte dal basso, ovvero dai Club che volontaristicamente hanno attivato tali progettazioni, sono Rugby Oltre le Sbarre, Rugby e Disabilità e Rugby e Migranti.

Per rispondere alla consapevolezza che la Federazione e i propri club affiliati possano essere Poli formativi, la Federazione, in collaborazione con Opes, ha ricevuto dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile il riconoscimento quali sedi di svolgimento del Servizio Civile Universale. A seguito dell’accreditamento ricevuto e dell’approvazione dei Progetti presentati, la sede centrale FIR di Roma, le sedi di alcuni Comitati Regionali e Società affiliate, potranno avvalersi per l’anno 2023/24 degli operatori e delle operatrici volontari/e che avranno partecipato all’iter previsto da Dipartimento per sottomettere le proprie candidature. Per partecipare i Club ancora non iscritti potranno accreditarsi, durante le finestre di accreditamento che si aprono ogni anno intorno ad ottobre, come “ente di accoglienza di servizio civile”, scaricando l’apposita documentazione disponibile su Federugby.it ,  per poi, successivamente, avere la possibilità di presentare delle progettazioni sportive, o aderire a quelle promosse da FIR.

Le Società partecipanti al progetto saranno costantemente supportate da FIR e da Opes nella progettazione delle attività, così come in tutta la parte relativa alla gestione burocratica del Servizio Civile.

Inoltre, in risposta all’impatto valoriale della disciplina del rugby e coerentemente alla visione di Organizzazione responsabile i suoi valori, la Federazione instaura partnership e accordi con organizzazioni nazionali e internazionali attive in aree di grande impatto sociale. La FIR offre il suo SOSTEGNO a tali organizzazioni con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità Italiana di Rugby su problemi di rilevanza sociale, oltre che realizzare progettazioni di lungo periodo su tematiche care allo sviluppo sostenibile.

Infine, al fine di iniziare nuove progettazioni in ambito di CSR e reperire finanziamenti per le progettazioni attive, l’Area CSR monitora e partecipa a bandi e avvisi pubblici europei e nazionali. L’Area CSR invia ogni mese una Newsletter alle società con un riepilogo delle agevolazioni e degli incentivi per il mondo dello Sport. Inoltre, quando necessario supporta i Club nella partecipazione ai bandi, scrive progettazioni per aderire agli avvisi pubblici ed emana bandi e avvisi dedicati al mondo del Rugby italiano. Nell’ottica di dare un ampio respiro alle progettazioni di CSR sposate da FIR e di apprendere best practices oltre i confini nazionali, l’Area CSR monitora, studia e partecipa a progetti Erasmus + Sport.



25 NOVEMBRE, MINUTO DI APPLAUSO SU TUTTI I CAMPI CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE PDF Print E-mail
Impegno Sociale
Thursday, 23 November 2023 15:10
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Roma - 
La Federazione Italiana Rugby rinnova il proprio impegno contro la violenza di genere invitando tutti gli appassionati e gli atleti presenti sui campi di tutta Italia a celebrare con un minuto di applausi, nel fine settimana del 25 e 26 novembre, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne prima dei calci d’inizio di tutti gli incontri in calendario.  

Nell’invitare tutto il movimento a partecipare al minuto di applausi FIR intende dare seguito al recente appello a generare rumore quale segno di attenzione rivolto sui social media da parte della famiglia di Giulia Cecchettin a seguito del brutale omicidio della giovane studentessa veneta.

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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE BAMBINE E DELLE RAGAZZE, L'IMPEGNO DI FIR PER IL RUGBY FEMMINILE PDF Print E-mail
Impegno Sociale
Tuesday, 10 October 2023 23:25
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In occasione della giornata internazionale delle bambine e delle ragazze dell’11 ottobre, FIR ribadisce il proprio impegno alla promozione, alla diffusione e al libero accesso allo sport, senza distinzioni di genere.

Tra le numerose progettualità sviluppate nel corso degli anni dall’organo di governo del rugby italiano a sostegno dello sviluppo del Gioco al Femminile, una delle più attuali è rappresentata da “Woman in Rugby”, progetto Erasmus+ Sport che vede impegnate la Federazione Italiana Rugby, la Federazione Rumena Rugby ed i Club di Valsugana Rugby Padova e Sportivo Aurora Baicoi impegnati nel promuovere l’educazione nello sport, combattendo contestualmente qualsiasi forma di discriminazione e intolleranza, con particolare attenzione alla parità di genere.

Clicca qui per il risultato della survey condotta da FIR

Nell’ambito del progetto, FIR e tutti gli stakeholders coinvolti hanno realizzato un’indagine online volta a meglio comprendere la percezione del Gioco al femminile tra giovani atlete e potenziali praticanti, col fine di meglio indirizzare le strategie di sviluppo e di influenzare positivamente la pratica del rugby tra giovani e giovanissime.

L’indagine, condotta su quattro gruppi diversi di ragazze italiane (10-13 anni che giocano a rugby, 14-18 anni che giocano a rugby, 10-13 anni che non giocano a rugby, 14-18 anni che non giocano a rugby) ha consolidato l’immagine di uno sport percepito positivamente, sia sul fronte della pratica diretta che dell’approccio ad esso come potenziali fans.

Permane una generale difficoltà percepita ad accedere al Gioco al di fuori delle progettualità scolastiche condotte da FIR, mentre in particolare tra le generazioni più giovani vanno via via riducendosi i bias e gli stereotipi di genere r, con un numero crescente di atlete che riporta feedback positivi da parte dei familiari e del contesto sociale di riferimento in rapporto alla scelta dello sport di rugby. 

Un traguardo raggiunto anche grazie a progetti paralleli di FIR, tra cui "Rugby per tutti sempre attivi”, che ha in una delle sue linee di intervento proprio la promozione del gioco femminile e l'abbattimento del cosiddetto "gender gap", temi affrontati nel corso delle feste del rugby che stanno animando diversi club in Italia anche grazie alla collaborazioni di partner sociali come Terres Des Hommes.

Elisa Giordano, Capitana della Nazionale Femminile e leader del Valsugana, ha commentato: “Siamo consapevoli di come la crescente visibilità del nostro sport comporti una continua evoluzione delle nostre responsabilità nei confronti del movimento e del numero sempre crescente di giovani donne che si avvicinano al nostro sport. Vestire la maglia dell’Italia è il sogno che ciascuna bambina che si approccia al rugby deve avere, ma il messaggio più importante, oggi come ogni giorno, è che il nostro sport è e deve essere sempre più per tutte e per tutti e tutte e tutti devono viverlo con gioia e divertimento, senza dover essere in alcun modo limitato da preconcetti e stereotipi. Abbiamo fatto passi avanti straordinari in questi anni e dobbiamo continuare su questa strada per rendere il Gioco femminile, in Italia e nel mondo, sempre più uno straordinario strumento per una reale parità di genere”.

 

 
FIR CON SPORT SENZA FRONTIERE AL CAMP JOY PIAZZATORRE PDF Print E-mail
Impegno Sociale
Thursday, 13 July 2023 07:36
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Quest’anno Joy Summer camp al nord si è svolto in una località tutta nuova: Piazzatorre un  piccolo paesino  situato nella alta val Brembana. Abbiamo ospitato tanti bambini e ragazzi del programma di Sport Senza Frontiere dal 21 Giugno al 1° Luglio. Con la casa di Gressoney in ristrutturazione, ci sentivamo orfani del nostro luogo di riferimento, ma la volontà di trovare un’ambiente altrettanto bello ed accogliente ci ha portato ad esplorare questo nuovo posto e alla fine Piazzatorre e la Casa Vacanza Arioli-Dolce, si sono rivelati un’ottima  soluzione. Infatti alla serenità e al silenzio, questo paese aggiunge altre qualità molto importanti per noi:  numerose strutture sportive per  tante differenti attività, il parco avventura, campi sportivi e una pista di pattinaggio sul ghiaccio, oltre ad un grande numero di meravigliosi sentieri immersi nei boschi. Inoltre a soli 10 minuti di macchina, nella località di Olmo al Brembo, i ragazzi hanno avuto la possibilità di trascorrere rilassanti giornate in piscina grazie alla disponibilità del centro sportivo “Altaquota” al quale va tutta la nostra gratitudine.

La forza di Joy si conferma anche questa volta non solo nel grande numero di attività sportive svolte: basket, ginnastica artistica, rugby, ultimate, volley, kick boxing, orienteering, atletica, trekking… (sono solo alcuni dei numerosi sport praticati durante la settimana), ma soprattutto per le emozioni e le esperienze di condivisione ed amicizia che JOY offre ai ragazzi, così lontane dal loro vivere quotidiano.  Per molti di loro è stata la prima esperienza fuori casa e anche l’unica vacanza dell’estate: “non ero mai stato su un treno e, soprattutto, non ero mai salito sulla metropolitana” mi ha raccontato S., ragazzo inserito nel progetto di Novara che per la prima volta si allontanava dalla città in cui è nato. Joy è anche un modo di conoscere nuovi amici e rivederne di vecchi già incontrati nelle edizioni passate, che però durante l’anno vivono in città diverse. Tutti questi ragazzi appena tornati dal periodo di vacanza trascorso inseime , iniziano già a chiedere quando potranno tornare di nuovo.

Un altro elemento caratterizzante di Joy è il TEAM  composto da educatori e tutor a “kilometro zero”; infatti al gruppo di educatori che già lavorano sul programma di Sport Senza Frontiere a Milano e Novara si sono , infatti, aggiunti Federico., ex beneficiario dei primi anni di Joy Summer Camp che ha deciso di proseguire il suo percorso formativa con noi, diventando prima tutor e successivamente educatore per far vivere ai bambini le stesse esperienze positive da lui vissute. Oltre a lui due ragazze E. e N., rispettivamente beneficiarie del progetto a Novara e Milano, che hanno deciso di cimentarsi in questa nuova ed entusiasmante esperienza di tutor. 

In questa cornice di gioia, sport e divertimento, un ringraziamento speciale va ad Allen & Overy per aver sostenuto il summer camp di Piazzatorre e alla Pro Loco, in particolare a Roberto e Laura, per la grande disponibilità e supporto offerti per la perfetta riuscita di Joy Summer Camp. Inoltre ringrazio il Comune di Piazzatorre e di Olmo al Bembo e la Federazione Italiana Rugby per i tecnici che ci hanno permesso di imparare i segreti di questo bellissimo sport.

E naturalmente come coordinatore  di JOY non posso non ringraziare il magnifico team che ha reso possibile ancora una volta la magia di JOY
Ragazzi vi voglio ringraziare uno ad uno, siete stati pazzeschi:

Valentina Arrighini
Mattia Borini
Davide Malacrida
Naomi Carbonoli
Martina Quarta
Federico Orelli
Ismail Abderazeg
Jose Ovalle
Nourhan Zeed
Emily Seye
Leonardo Vodini
Ludovico Bianchi
Alì

 
IL PERCORSO PER IVAN NEMER CON “IL RAZZISMO E’ UNA BRUTTA STORIA”: UNA SCUOLA PRATICA DI ANTIRAZZISM PDF Print E-mail
Impegno Sociale
Thursday, 08 June 2023 08:12
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nemer rose

 

Il background è noto: a Natale 2022 il pilone della Benetton Rugby e dell’Italia Ivan Nemer, 25 anni, regala al compagno di squadra Cherif Traorè una banana marcia in occasione della pesca a sorpresa di squadra, l’episodio viene reso pubblico e Nemer riceve una squalifica di sei mesi per razzismo. 

Successivamente, la Federazione Italiana Rugby, in piena condivisione con la Franchigia di appartenenza dell’atleta, decide di intraprendere un lavoro più profondo insieme a Ivan Nemer, e coinvolge Il Razzismo è una brutta storia, associazione promossa dal Gruppo Feltrinelli per combattere razzismo e discriminazioni, nel proporre un percorso di formazione e sensibilizzazione antirazzista con il giocatore in prima linea.

Perché regalare una banana marcia a una persona afrodiscendente è un gesto razzista? Perché se colonialismo e schiavitù fanno parte del passato un simbolo come la banana ferisce ancora oggi? Esiste un’eredità coloniale che si può ritrovare nella contemporaneità? Come si manifesta il razzismo in italia nel 2023 e come è possibile comprenderlo e decostruirlo? Cosa possono fare Nemer e tutta la comunità del rugby per trasformare quanto avvenuto in un’occasione di crescita per tutti?

Dall'esigenza di rispondere insieme a queste domande è nato il percorso che ha coinvolto Nemer, insieme a un team di Razzismo Brutta Storia e FIR, in una riflessione da un lato su quanto è avvenuto e dall’altro su cosa significhi razzismo e antirazzismo in Italia oggi, attraverso momenti conoscitivi tra marzo e maggio 2023 e attività pratiche con realtà del network dell’associazione che lavorano in diverse aree d’Italia.

Una prima formazione a marzo a Verona con autrici e autori della rivista Antirazine - Voci dal movimento antirazzista in Italia ha permesso di ragionare di razzismo come sistema e non come fenomeno interpersonale - quali leggi oggi in Italia favoriscono il perpetuarsi di una disuguaglianza? - e al contempo mettere a fuoco le emozioni e il trauma che suscita l’esperienza della discriminazione in chi la subisce. 

Un pomeriggio con la squadra di Rugby Le Tre Rose Nere composta da richiedenti asilo prevalentemente da Paesi dell’Africa Subsahariana a Casale Monferrato ha consentito di ragionare sugli ostacoli alla cosiddetta ‘integrazione’ e sull’importante ruolo dello sport come dimensione di socialità che permette anche di trovare sostegno e supporto nelle difficoltà. 

Tre giorni di lavoro in Piemonte al confine con la Francia, nel rifugio solidale di Oulx per persone migranti in transito e nel polo logistico di Bussoleno  - gestiti dalla Fondazione Talità Kum di don Luigi Chiampo e da numerose associazioni e volontari da tutta Italia - hanno aperto spazio a riflessioni sulla dimensione europea della ‘gestione della migrazione’, sulle sue contraddizioni e sui rischi che tante persone assumono non potendo migrare attraverso canali regolari.





QUI per il foto album di tutte le tappe.

Quattro appuntamenti a Padova con le associazioni sportive meticce e solidali Polisportiva San Precario e ADS Quadrato Meticcio e loro utenti di età compresa tra i 6 e i 30 anni hanno generato momenti di gioco e discussione su goliardia, disuguaglianze interne alle città, svantaggi dovuti all’intreccio tra le proprie origini e la posizione che si occupa nella società, diritto allo sport. 

Infine un incontro con una classe prima dell’istituto professionale industriale Bernardi, frequentata da una maggioranza di ragazzi non autoctoni, si è concentrato sulle ragioni storiche che hanno portato alla costruzione del razzismo e su come si manifesti oggi, toccando tematiche quali il piano del linguaggio e il racial profiling.

Da una banana, dunque, simbolo della deumanizzazione operata durante il colonialismo per giustificare la privazione della libertà, la violenza e lo sfruttamento, all’eredità concreta che quel sistema ha lasciato oggi in termini di diverso accesso ed esercizio dei diritti universali. 

L’esperienza - che ha impegnato Nemer in prima persona, accompagnato nel suo cammino dal team composto da Razzismo Brutta Storia e da FIR - la referente Giulia Frova, la collaboratrice Emma Borsani e il sociologo afrovenezuelano e attivista antirazzista Gustavo Garcia, insieme alla referente della responsabilità sociale FIR Daniela De Angelis - è stata forte e positiva per tutte le persone coinvolte e proseguirà con un coinvolgimento a luglio di tutta la squadra. 

Questa piccola e intensa ‘scuola pratica di antirazzismo’ rappresenta una preziosa opportunità di riflessione per tutta la comunità rugbistica che, responsabilmente, sviluppa il proprio sport nell’alveo di valori sempre più aderenti e coerenti con i bisogni e le istanze della società civile.

 

 

 
La FIR con le foreste dell’Appennino nel proprio percorso di sostenibilità dell’evento Sei Nazioni PDF Print E-mail
Impegno Sociale
Wednesday, 03 May 2023 13:52
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villaggioterzotempo

Nell’ambito della strategia di sostenibilità dell’evento Sei Nazioni a Roma la Federazione Italiana Rugby ha acquistato Crediti di Sostenibilità del Parco nazionale Appennino tosco emiliano

Sei Nazioni sostenibile e foreste: a fare da trait d’union la certificazione per la gestione sostenibile degli eventi ISO 20121.

Per ridurre l’impronta climatica del Sei Nazioni, impegno assunto all’avvio del percorso per la sostenibilità degli incontri interni dell’Italia Maschile nel Torneo, FIR ha acquistato trenta Crediti di Sostenibilità dal Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano per compensare le emissioni di CO2 altrimenti non evitabili. Maggiori info sul progetto: https://creditisostenibilita.it/

I Crediti di Sostenibilità nello specifico compensano le emissioni classificate dal GHG Protocol in SCOPE 1 e 2 (consumo di energia elettrica e termica dello stadio Olimpico e del Villaggio Terzo Tempo) e in SCOPE 3, al momento relativo alla produzione dei rifiuti per tutte le fasi dell’evento. Poiché le emissioni sono pari a 29,53 tonnellate di CO2 equivalente sono stati acquistati 30 Crediti di Sostenibilità (a 1 Credito di Sostenibilità corrisponde 1 tonnellata di CO2 equivalente assorbita). 

"L’acquisto dei Crediti di Sostenibilità va ben oltre la compensazione delle emissioni, anche se per noi è un obiettivo che il Sei Nazioni in Italia minimizzi gli impatti – afferma Pierluigi Bernabò, Direttore Eventi FIR - Abbiamo scelto questo progetto perché sostiene il miglioramento degli ecosistemi forestali, promuovendo azioni in grado di tutelarli e di rafforzarli per contrastare efficacemente i cambiamenti climatici.

Cosa è un Credito di Sostenibilità?

Un Credito di Sostenibilità è il riconoscimento economico ai servizi ecosistemici (cibo, acqua, legname e fibra, svago, benessere spirituale, assorbimento di CO2) che le foreste della Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano offrono al genere umano. 

La Strategia Climatica di F.I.R.

La scelta di sostenere il progetto Crediti di Sostenibilità del Parco nazionale Appennino tosco emiliano avviene a valle di un processo organizzativo e gestionale virtuoso del Sei Nazioni innescato con la ISO 20121 – afferma Cesare Buffone di Punto 3, che ha curato il percorso per l’ottenimento della certificazione. - Una catena del valore che è mirata a minimizzare gli impatti ambientali e ad incrementare le ricadute sociali delle tappe italiane del più importante evento di rugby del mondo, e che sceglie di compensare gli impatti che non si è ancora riusciti a evitare.

L’impegno della Federazione Italiana Rugby parte infatti dalla misurazione delle emissioni generate. Già nel 2022 FIR aveva commissionato una analisi dell’impronta climatica dell’evento alla società Punto 3, per analizzare i principali processi responsabili di emissioni di CO2(consumi energetici, consumo di carburanti, viaggi aerei delle delegazioni, gestione rifiuti) e quantificarle secondo i principali standard internazionali (GHG Protocol e ISO 14067). 

Inoltre FIR ha messo in campo una serie di azioni concrete per ridurre le emissioni, tra le quali l’acquisto dei Crediti di Sostenibilità è il recente fiore all’occhiello del 2023.

Ridurre concretamente e in loco le emissioni: un impegno concreto

  • grazie al partner Sport & Salute, gestore degli spazi, lo Stadio Olimpico può contare su sistemi di illuminazione ad alta efficienza energetica. Lo Stadio, poi, è alimentato al 100% da energia verde, grazie alla scelta di un fornitore con Garanzia d’Origine;  
  • la preferibilità di fornitori locali, laddove possibile, permette di ridurre le emissioni legate ai viaggi di merci e operatori (allestitori, catering, sicurezza, ecc.); 
  • favorire la mobilità sostenibile dei partecipanti, grazie ai partner: Trenitalia per il trasporto ferroviario nazionale e Atac Roma per la mobilità sostenibile locale;  
  • grazie al partner Peroni, l’utilizzo di bicchieri biodegradabili per servire la birra ai partecipanti;
  • l’impegno a ridurre tutto ciò che può essere superfluo (es. gadget e carta) e la preferibilità di allestimenti leggeri e con materiali ecocompatibili; 
  • i rifiuti, per la gran parte, sono avviati a riciclo, grazie al coinvolgimento dei partecipanti. Permettono quindi di evitare il conferimento in discarica e le relative emissioni di gas climalteranti.
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