Impegno Sociale
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Mercoledì 22 Novembre 2023 09:18 |
Noi tutti somigliamo più ad una palla ovale che a una rotonda,
rotondo è perfetto, ma nessuno di noi lo è.
Ovale può essere una palla tonda venuta male, abituata a soffrire come ognuno di noi,
è la forma che più ci somiglia proprio perché non è perfetta
e sa di essere pretesto di amicizie, abbracci e mischie.
Questa frase è scritta all'inizio del libro di Antonio Falda su Franco Ascantini e sembra perfetta per la situazione delle ‘Pecore Nere’, la squadra di Rugby del Carcere di Livorno.
Livorno 18 novembre seconda giornata del campionato Old toscano, sul campo Manrico Soriani del Carcere le “Sughere” si incontrano i ragazzi delle Pecore Nere e gli ospiti gli Allupins di Prato.
Al di là dell'evento sportivo, che è comunque fondamentale, il momento più emozionante è stato lo scambio di doni che ha preceduto il “terzo tempo” con i lariani che hanno consegnato materiale tecnico sportivo, che tanto serve nella gestione di una squadra (maglie, paradenti, paracolpi), e le Pecore Nere che hanno regalato una maglia (realizzata da loro) in cui esprimono la solidarietà e la vicinanza alla popolazione di Prato nella tragedia dell'alluvione. “Sostegno sempre”, si legge sulla maglietta, che è il motto della loro squadra.
La partita è scorsa bene, diretta dall'arbitro Castagnoli, presente a tutti gli eventi, con un primo tempo che si è concluso con i padroni di casa in vantaggio per 2 – 0 e un secondo che ha visto i Pratesi avvicinarsi fino al 3 – 2 e poi un'ultima meta delle Pecore Nere che definisce il risultato sul 4 – 2.
In realtà, e in questo caso non è solo un modo di dire, a vincere è stato lo sport, è stato il rugby.
L’Amatori Rugby Toscana, l’ASD che coordina il progetto nel Carcere di Livorno, ringrazia gli Allupins e tutte le squadre Old toscane che con la loro presenza regalano 2 ore di libertà ai ragazzi, la F.I.R. (l'ufficio Responsabilità Sociale), il Comitato Regionale Toscano e Sport e Salute (Sport in Carcere) che ha approvato il sostegno al progetto “Pecore Nere”.
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Impegno Sociale
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Martedì 31 Ottobre 2023 17:02 |

sabato 28 ottobre la prima direzione di gara di un arbitro formato dalla CNA in un istituto detentivo
Il rugby come strumento di risocializzazione attraverso la collaborazione FIR/DAP
Roma - La Federazione Italiana Rugby e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria hanno raggiunto un nuovo traguardo nel proprio progetto di collaborazione dopo che un direttore di gara proveniente da un istituto detentivo ha fatto il proprio debutto come primo arbitro in un incontro Under 14 del Comitato Piemonte.
Sabato 28 ottobre il direttore di gara designato dalla CNA dopo l’approvazione del magistrato di sorveglianza è sceso in campo per la prima partita della propria carriera dopo aver partecipato al progetto “Arbitro oltre le sbarre”, una più recente linea progettuale di “Rugby Oltre le Sbarre”, il percorso che vede la Federazione Italiana Rugby impegnata nel contribuire - attraverso il protocollo in essere con il DAP - al percorso di risocializzazione di detenuti attraverso la pratica del rugby in oltre quattordici istituti su tutto il territorio nazionale.
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Impegno Sociale
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Martedì 10 Ottobre 2023 23:25 |

In occasione della giornata internazionale delle bambine e delle ragazze dell’11 ottobre, FIR ribadisce il proprio impegno alla promozione, alla diffusione e al libero accesso allo sport, senza distinzioni di genere.
Tra le numerose progettualità sviluppate nel corso degli anni dall’organo di governo del rugby italiano a sostegno dello sviluppo del Gioco al Femminile, una delle più attuali è rappresentata da “Woman in Rugby”, progetto Erasmus+ Sport che vede impegnate la Federazione Italiana Rugby, la Federazione Rumena Rugby ed i Club di Valsugana Rugby Padova e Sportivo Aurora Baicoi impegnati nel promuovere l’educazione nello sport, combattendo contestualmente qualsiasi forma di discriminazione e intolleranza, con particolare attenzione alla parità di genere.
Clicca qui per il risultato della survey condotta da FIR Nell’ambito del progetto, FIR e tutti gli stakeholders coinvolti hanno realizzato un’indagine online volta a meglio comprendere la percezione del Gioco al femminile tra giovani atlete e potenziali praticanti, col fine di meglio indirizzare le strategie di sviluppo e di influenzare positivamente la pratica del rugby tra giovani e giovanissime.
L’indagine, condotta su quattro gruppi diversi di ragazze italiane (10-13 anni che giocano a rugby, 14-18 anni che giocano a rugby, 10-13 anni che non giocano a rugby, 14-18 anni che non giocano a rugby) ha consolidato l’immagine di uno sport percepito positivamente, sia sul fronte della pratica diretta che dell’approccio ad esso come potenziali fans. Permane una generale difficoltà percepita ad accedere al Gioco al di fuori delle progettualità scolastiche condotte da FIR, mentre in particolare tra le generazioni più giovani vanno via via riducendosi i bias e gli stereotipi di genere r, con un numero crescente di atlete che riporta feedback positivi da parte dei familiari e del contesto sociale di riferimento in rapporto alla scelta dello sport di rugby.
Un traguardo raggiunto anche grazie a progetti paralleli di FIR, tra cui "Rugby per tutti sempre attivi”, che ha in una delle sue linee di intervento proprio la promozione del gioco femminile e l'abbattimento del cosiddetto "gender gap", temi affrontati nel corso delle feste del rugby che stanno animando diversi club in Italia anche grazie alla collaborazioni di partner sociali come Terres Des Hommes. Elisa Giordano, Capitana della Nazionale Femminile e leader del Valsugana, ha commentato: “Siamo consapevoli di come la crescente visibilità del nostro sport comporti una continua evoluzione delle nostre responsabilità nei confronti del movimento e del numero sempre crescente di giovani donne che si avvicinano al nostro sport. Vestire la maglia dell’Italia è il sogno che ciascuna bambina che si approccia al rugby deve avere, ma il messaggio più importante, oggi come ogni giorno, è che il nostro sport è e deve essere sempre più per tutte e per tutti e tutte e tutti devono viverlo con gioia e divertimento, senza dover essere in alcun modo limitato da preconcetti e stereotipi. Abbiamo fatto passi avanti straordinari in questi anni e dobbiamo continuare su questa strada per rendere il Gioco femminile, in Italia e nel mondo, sempre più uno straordinario strumento per una reale parità di genere”.
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Impegno Sociale
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Lunedì 07 Agosto 2023 11:49 |
Il valore solidale e sociale di “Messina Chiama Ucraina - lo Sport a servizio della Solidarietà” è andato ben oltre le migliori previsioni della vigilia. Nonostante le difficoltà logistiche e organizzative determinate dalle problematiche legate all’aeroporto di Catania e agli incendi che hanno colpito profondamente la città dello Stretto, la manifestazione, ideata e promossa da Messina Rugby, Old Rugby Messina 1980 e Cambiamenti APS con il patrocinio del Comune di Messina, ha colto nel segno, superando tutti gli ostacoli e regalando dieci giorni di aggregazione e divertimento a 35 ragazzi ucraini, di età compresa tra i 10 e i 16 anni, che giocano a livello agonistico.
Durante il soggiorno a Messina, dal 24 luglio al 2 agosto, hanno partecipato a partite e allenamenti di rugby e beach rugby presso lo stadio “Arturo Sciavicco” di Sperone e in spiaggia a Rometta Marea e conosciuto da vicino bellezze paesaggistiche e artistiche, storia e tradizioni culinarie di Messina.
A determinare le emozioni maggiori sono stati, però, l’affetto e la generosità dimostrati, in ogni gesto, dalle famiglie di Faro Superiore e Sperone, che, attivando un sistema di ospitalità diffusa, hanno confermato di avere un grande cuore ed una lodevole sensibilità, molto apprezzata dai giovani rugbisti ucraini, lasciando in loro un indimenticabile ricordo ed un forte senso di gratitudine.
Alla buona riuscita dell’iniziativa hanno fattivamente contribuito: Università degli Studi di Messina; Arcidiocesi di Messina; Studio Cresci in rete; Club Alpino Italiano; Villa Labruto; Comitato Regionale Sicilia Rugby; Explorer Informatica; Gruppo Lem; La contadina Messina; Francesco Arena -Mastro Fornaio; Radio Taxi Jolly; Cesv Messina ETS, Gruppi Scout Agesci Me2, Masci Me2 e Me4, Amici del Museo di Messina “Franz Riccobono” ed il Ritrovo Catalano. Una rete di collaborazioni che ha permesso al progetto di ottenere il meritato successo.
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